S. Paolo Belsito - Il santuario ellenistico
Durante l’indagine di scavo (dicembre 1995) che ha individuato il contesto insediativo del Bronzo finale, è stato documentato sulla sommità del collo ed i suoi pendii anche abbondante materiale fittile relativo a diverse altre fasi di frequentazione/occupazione (periodo tardo-classico, ellenistico e romano).
Il periodo della prima fase ellenistica fino al II sec. a. C è ben documentato da una fossa votiva contenente uno scarico del vicino santuario. Si tratta di elementi decorativi architettonici sia in pietra tufacea che in terracotta, oltre a materiale votivo (coroplastico, ceramica a vernice nera, monete).
Le antefisse, le lastre di rivestimento e le sime fittili sono dipinte con vivacissimi colori (crema, rosso, nero, giallo). Gli studiosi che hanno pubblicato il complesso (C.Albore Livadie-G.Vecchio) sottolineano “la scarsa impronta del processo di sanitizzazione: caratteristica è la cura dei particolari che riecheggiano modelli magno-greci e l’assenza di pesantezza che si coglie nei tratti delle teste raffigurate sulle antefisse”.
Tra le antefisse vanno segnalate una splendida antefissa con testa di Athena, un’altra con testa femminile, una antefissa con testa di satirello. La parte terminale a finta gronda di un coppo raffigura una protome leonina. Le lastre di rivestimento in argilla rossiccia recano un’ingubbiatura chiara con tracce di rosso sovradipinto e sono decorate con un fregio di fior di loto e palmette.
S.Paolo Belsito – Strutture murarie una villa di età repubblicana
Sono piuttosto bel conservati alcuni muri che seguono il margine nord del pianoro con annessi sistemi idrici (pozzi, cisterne).