Necropoli del Bronzo antico di S. Paolo Belsito
Le varie campagne di scavo svolte negli anni 1995, 2000, 2001, 2004, 2005 a S. Paolo Belsito hanno interessato principalmente i livelli di maggiore consistenza del Bronzo antico (necropoli e resti di insediamento) e quelli della ripresa dopo l’eruzione di Avellino. Le ricerche si sono concentrate sulla collina della Vigna, come pure nel settore prospiciente la collina (La Starza - quota m. 40 s.l.m.) e sul declivio nord –orientale (quota m 48 s.l.m.- loc. Monticello).
Necropoli del Bronzo antico in via Cimitero.
A valle della collina della Vigna, una depressione orografica (via Cimitero) è stata occupata durante il Bronzo antico non inoltrato da una necropoli con tombe a fossa con individui rannicchiati e tumuli di pietre calcaree. Offerte di porzioni di animali (capra/ovis e bovino) e pochi vasi ceramici erano posti vicino al cranio e sulla copertura della tomba.
E’ molto verosimile che la necropoli sia più estesa e si sviluppi su altre decine di metri.
Collina della Vigna
Sulla collina della Vigna (settore SE) sono state individuate cospicue strutture relative alla “pars rustica” di una villa di epoca repubblicana, un pavimento in coccio pesto, dei pozzi e delle condotte sotterranee. Queste ultime si connettono verosimilmente ai condotti dell’acquedotto ai piedi della collina.
Resti di muri tufacei appartenenti verosimilmente ad un santuario italico e una fossa con materiale votivi erano alla sommità della collina (IV sec. a. C. - III sec. a. C.).
Alcuni blocchi calcarei in posto e altri in posizione di caduta, resti di una cinta e vari frammenti del Bronzo finale sparsi nell’area attestano una occupazione di questo sito dominante.
Nel 1995 sono stati scoperti all’occasione dell’apertura di 2 sondaggi gli scheletri di due individui (un uomo e una giovane donna) interpretati come sfuggitivi, morti durante l’eruzione delle Pomici di Avellino.
Necropoli sannitica di Campo Stella
All’interno di un’area militare, ex-caserma d’artiglieria, posta parallelamente alla strada Nola-San Paolo Belsito, sono stata individuate due tombe a cassa di tufo e una tomba a cappucina (III sec. a, C. circa). Purtroppo sembra che parte del materiale depositato al MANN non abbia potuto essere rintracciato.